I 12 Migliori Alimenti da Mangiare la Notte per Dormire Meglio
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Ciò che consumiamo ha un impatto significativo sul modo di funzionare del corpo, e poche funzioni sono più importanti del sonno. Per scoprire quali cibi possono favorire il sonno, e di conseguenza aiutarvi a sentirvi meglio, continuate la lettura.
Quali cibi vi aiutano a dormire meglio?
L'idea che cibi e bevande alterino radicalmente il modo in cui pensiamo e ci sentiamo non è per niente nuova. Ma quando si considera l'impatto di certi alimenti su funzioni come il sonno, si apprezza davvero la portata del concetto. Senza un sonno ristoratore, la mente e il corpo non sono in grado di riparare le cellule, recuperare energie e rilasciare ormoni benefici.
Tuttavia, come ogni cosa nella vita, certi alimenti possono favorire il sonno, mentre altri possono ostacolarlo. Per vostra fortuna, ci concentreremo sui primi, presentando alcuni cibi ricchi di sostanze in grado di favorire il sonno, come melatonina,[1] magnesio,[2] GABA,[3] triptofano[4] e serotonina.[5] Di seguito trovate una lista di dodici alimenti che sono perfetti per uno spuntino di mezzanotte.
Pistacchi
I primi della lista sono i pistacchi, noccioline verdi provenienti dall'albero del pistacchio. Non è però il loro colore che ci interessa, bensì gli acidi grassi insaturi, la vitamina B6 ed il magnesio. Quest'ultimo, in modo particolare, potrebbe dimostrarsi cruciale per una notte serena, grazie al suo ruolo nella regolazione del sonno.
Ciò a cui bisogna fare attenzione con i pistacchi è non mangiarne troppi prima di andare a letto. Purtroppo, un'eccessiva assunzione di calorie a tarda notte potrebbe obbligare il corpo a priorizzare la digestione rispetto all'arresto delle attività, potenzialmente perturbando un tranquillo sonno notturno.
Mandorle
Le mandorle seguono quasi le stesse orme dei pistacchi, essendo ricche di antiossidanti, vitamina E e magnesio, il minerale amico del sonno. Le mandorle hanno però qualcosa di cui i pistacchi sono sprovvisti: sono una fonte naturale di melatonina, l'ormone del sonno.
Mantenere elevati livelli di melatonina può aiutare a favorire un salutare ciclo sonno-veglia, che è cruciale se si ha difficoltà a prendere sonno.
Noci
È difficile immaginare un gruppo di scienziati che si riunisce per una conferenza annuale sulle noci, eppure è esattamente ciò che è successo negli ultimi cinquant'anni. Perché? Perché le noci sono considerate una delle varietà di frutti secchi più preziose, grazie alla loro incredibilmente elevata attività antiossidante.
Con un contenuto di oltre 19 fra vitamine e minerali, le noci non sostengono soltanto il sistema immunitario, ma sono anche una delle migliori fonti alimentari di melatonina disponibili.
Banane
Tenute in grande considerazione per le loro virtù tonificanti, consigliare le banane come spuntino notturno potrebbe parere sorprendente. Eppure, specialmente per il sonno, le banane contengono due composti molto desiderabili: triptofano e potassio. Ricerche in corso suggeriscono che il primo potrebbe ridurre la latenza di sonno, mentre il secondo è in relazione con un sonno di migliore qualità.[6] In entrambi i casi, i loro valori nutrizionali fanno delle banane un'ottima scelta per gli spuntini notturni.
Kiwi
Non lasciate che il loro aspetto lanuginoso vi faccia passare la voglia; i kiwi presentano tutta una serie di benefici, specialmente se state avendo problemi di sonno. Molte delle loro virtù derivano dall'abbondante contenuto di vitamine (C e K) e serotonina, un composto che può aiutare a regolare l'umore e i disturbi legati all'ansia. È anche un precursore chimico della melatonina, che agisce in diretto supporto di un equilibrato ciclo sonno-veglia. Per i migliori risultati, provate a consumare 1–2 kiwi prima di andare a letto (con buccia e tutto se volete).
Latticini
Ricordate il bicchiere di latte che bevevate sempre prima di andare a letto? Ebbene, pare che potesse avere dei reali benefici per il sonno. I latticini, come il latte e il formaggio, sono un'abbondante fonte dell'amminoacido triptofano. Gran parte dei dati concernenti il triptofano suggeriscono che dosi di 1g o più possano ridurre il tempo necessario per addormentarsi.
Se avete facilità ad addormentarvi, allora il triptofano non avrà un impatto significativo, ma se avete una leggera insonnia, potrebbe dare al vostro corpo una spintarella nella giusta direzione.
Succo di amarene
Anche se non consiglieremmo di mangiare le amarene così come sono (sono incredibilmente amare), sono buonissime essiccate, congelate o spremute. Ovviamente, non è il sapore ciò che interessa alla maggior parte delle persone, ma i nutrienti e le vitamine. Rispetto alle ciliegie dolci, la varietà amara contiene fino a venti volte più vitamina A.
Il succo di amarena è anche una fantastica fonte di melatonina, comparabile a noci e mandorle. Se prima di andare a dormire preferite bere qualcosa, invece che mangiare, allora il succo di amarena è la scelta ideale.
Camomilla (infusione)
La pianta di camomilla contiene una miriade di terpeni e flavonoidi, in una combinazione che i ricercatori ritengono possa favorire un sonno salutare. I lavori sono ancora in corso per analizzare in dettaglio ciascun composto, ma uno che si distingue è l'apigenina. Questo bioflavonoide potrebbe produrre effetti pseudo-sedativi, aiutando ad addormentarsi più in fretta.[7]
L'infusione di camomilla è facilmente reperibile e si prepara in pochi minuti, perciò se avete problemi di sonno, non avete niente da perdere a fare una prova.
Passiflora (infusione)
La seconda infusione d'erbe nella nostra lista, la passiflora, deve molte delle sue virtù soporifere a un composto di cui siamo già a conoscenza, l'apigenina. Per fortuna, sembra che non sia necessario bere molta tisana di passiflora per giovarsi dei suoi effetti. Una tazza alla notte, per una settimana, è stata sufficiente a migliorare il livello di qualità del sonno di 41 partecipanti.[8] E anche in questo caso, come per la camomilla, la tisana di passiflora è facile da procurare e semplicissima da provare.
Tacchino
Pare che il tacchino possa essere utile anche al di fuori delle celebrazioni festive. La carne di tacchino è ricca di proteine e triptofano, anche se il suo impiego per facilitare il sonno richiede un po' di attenzione. Sappiamo già che il triptofano potrebbe avere la capacità di migliorare la qualità del sonno, ma un eccesso di proteine, specialmente a tarda notte, provoca scompiglio nella temperatura corporea. Se volete evitare una sudata notturna, limitatevi ad un solo panino al tacchino prima di andare a letto.
Pesce azzurro
Mangiare pesce azzurro, o più particolarmente gli acidi grassi omega-3, è ottimo per varie condizioni di salute. E ancora meglio, sembra che possiamo aggiungere alla lista di queste anche il sonno. Gran parte dei benefici per il sonno deriverebbero dalla sinergia fra gli acidi grassi e la vitamina D. Insieme, provocano un aumento della serotonina, la sostanza neurochimica implicata nella fase REM del sonno e precursore chimico della melatonina.
Erba d'orzo in polvere
Ingrediente comune di frullati e succhi, l'erba d'orzo in polvere è considerata un cereale di importanza vitale, e per un'ottima ragione. Le ricerche suggeriscono che potrebbe avere molti benefici per la salute umana, non ultimo il suo impatto sul sonno.
Contiene infatti non uno, ma tre composti cruciali per migliorare il sonno. Con elevati livelli di GABA, potassio e triptofano, un bicchiere preso di notte potrebbe essere esattamente ciò di cui avere bisogno per scivolare in un sonno serafico.
Quali cibi è meglio evitare prima di andare a dormire?
Fino a qui ci siamo occupati esclusivamente di alimenti benefici. Ma se vi state chiedendo quali cibi o bevande sia meglio evitare, la risposta è semplice: praticamente qualunque cosa di processato o di molto zuccherato. Ce ne sono alcuni altri a cui bisogna fare attenzione, ma ne parleremo in un articolo a parte. Con questo non vogliamo dire che non possiate assolutamente gustarvi quelle sostanze, ma è importante fare attenzione quando le si consuma. Quanto più siete vicini all'ora di andare a letto, tanto maggiore sarà il loro impatto sulla vostra qualità del sonno.
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[1] Meng X, Li Y, Li S, et al. Dietary sources and bioactivities of Melatonin. Nutrients. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5409706/. Pubblicato il 7 aprile 2017. Consultato il 20 ottobre 2021. [Fonte]
[2] Abbasi B, Kimiagar M, Sadeghniiat K, Shirazi MM, Hedayati M, Rashidkhani B. The effect of magnesium supplementation on primary insomnia in elderly: A double-blind placebo-controlled clinical trial. Journal of research in medical sciences: the official journal of Isfahan University of Medical Sciences. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3703169/. Pubblicato in dicembre 2012. Consultato il 20 ottobre 2021. [Fonte]
[3] Gottesmann C. GABA mechanisms and sleep. Neuroscience. https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0306452202000349?via%3Dihub. Pubblicato il 22 aprile 2002. Consultato il 20 ottobre 2021. [Fonte]
[4] Hartmann E. Effects of L-tryptophan on sleepiness and on sleep. Journal of Psychiatric Research. https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/0022395682900127. Pubblicato il 4 giugno 2002. Consultato il 20 ottobre 2021. [Fonte]
[5] Ursin R. Serotonin and sleep. Sleep Medicine Reviews. https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1087079201901741. Pubblicato il 13 giugno 2002. Consultato il 20 ottobre 2021. [Fonte]
[6] Keene AC, Joiner WJ. Neurodegeneration: Paying it off with sleep. Current Biology. https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0960982215001402. Pubblicato il 16 marzo 2015. Consultato il 20 ottobre 2021. [Fonte]
[7] Salehi B, Venditti A, Sharifi-Rad M, et al. The therapeutic potential of apigenin. International journal of molecular sciences. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6472148/. Pubblicato il 15 marzo 2019. Consultato il 20 ottobre 2021. [Fonte]
[8] Ngan A, Conduit R. A double‐blind, placebo‐controlled investigation of the effects of passiflora incarnata (passionflower) herbal tea on subjective sleep quality. Wiley Online Library. https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ptr.3400. Pubblicato il 3 febbraio 2011. Consultato il 20 ottobre 2021. [Fonte]